mercoledì 29 settembre 2010

Soldi Soldi Soldi


Una pioggia di soldi arriverà ad Aosta il prossimo anno: 150.000 Euro provenienti dal "fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio” istituito presso il ministero dell'economia e delle finanze. Saranno utilizzati per la valorizzazione del centro storico. A cosa dobbiamo questa somma? Secondo il Sindaco Giordano "all'impegno e all'interessamento dell'assessore Paron". Cosa vuol dire questa dichiarazione? Una frase così ambigua non può non insospettire. Un dubbio sorge spontaneo: Non saranno forse dovuti alla fedeltà che i partiti autonomisti hanno saputo dimostrare nei confronti di Roma? Berlusconi & Tremonti già in passato sono stati riconoscenti verso altre città governate dal centro destra (Roma e Catania solo per fare due esempi).
Andiamo con ordine. Con la legge 133 del 2008 viene istituito questo fondo, che a qualcuno ricorda il serbatoio finanziario simile della cosiddetta “legge mancia”, il sistema con il quale i singoli gruppi parlamentari distribuivano soldi a pioggia ai collegi elettorali, legge abrogata nel 2007 e reintrodotta nell'agosto dell'anno successivo (cos'è cambiato nella primavera del 2008? ... Il governo). La particolarità di questo fondo sta nel fatto che vengono finanziati alcuni interventi che sembrano aver poco a che fare con la tutela dell'ambiente e con lo sviluppo economico, manca un'analisi di progetti concreti, tutto è generico, anche i criteri di assegnazione; così non ci può essere trasparenza e controllo nell'assegnazione di questi finanziamenti.
Venendo ai fatti più recenti, lo scorso 30 Luglio la Commissione bilancio della Camera ha approvato con una propria risoluzione l'assegnazione dei contributi previsti per questo fondo, tra gli enti riceventi (non solo province e comuni, ma anche onlus, enti ecclesiastici e società sportive) compare anche il Comune di Aosta con i suoi 150.000 per iniziative per la valorizzazione del centro storico (noto in tutta Italia per essere degradato e per non vedere mai finanziamenti regionali per eventi e manifestazioni...).
Ricevere finanziamenti extra è cosa positiva, ma il problema è il modo con cui si ottengono. Questi soldi sono arrivati solo per affinità di colore politico? Sembra di sì, è la solita storia raccontata durante l'ultima campagna elettorale. Agli enti locali si limitano i tributi propri, alla faccia del federalismo fiscale (ricordate l'abolizione dell'ICI?) e i contributi statali vengono tagliati, insomma si preferisce finanziare solo i comuni (o altri enti) "amici". Così i finanziamenti non vengono distribuiti in base a programmi e progetti concreti o in base alle reali necessità, ma secondo altri meccanismi tipici della vecchia e peggior politica, che sono il terreno fertile per il clientelismo. Sono quei meccanismi che limitano la crescita sociale ed economica dell'Italia e della Valle e le libertà individuali e delle comunità: come faccio a votare liberamente se sono economicamente dipendente da qualche potere.

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