
Muoiono 85 persone, mentre altre 200 rimangono ferite.
Si tratta di uno degli atti terroristici più gravi avvenuti in Italia nel secondo dopoguerra. Il periodo è quello degli anni di piombo: l'Italia è caratterizzata da crisi economica e da gravi contrasti sociali. E' in questi anni che "nasce e si sviluppa in Italia il terrorismo politico, l’azione politica violenta di gruppi estremisti di destra e di sinistra, che agiscono al di fuori del normale confronto politico democratico e che, mediante la strategia della tensione hanno l’obiettivo di provocare la crisi delle strutture democratiche dello Stato. Questa strategia si realizza attraverso una serie di attentati contro persone che svolgono in qualche modo un ruolo attivo nella vita democratica del Paese (magistrati, uomini politici, rappresentnanti delle forze dell’ordine, professori universitari), ma assume anche la forma di vere e proprie stragi nelle piazze, nelle banche, sui treni che coinvolgono anche semplici cittadini."*
Se gli esecutori della strage sono già stati condannati dai tribunali, sono ancora molte le ombre sulla verità, ombre che potrebbero dissolversi il prossimo anno, alla scadenza del segreto di stato, possibilità che cozza contro l'ipotesi di allungamento della secretazione degli atti avanzata al Copasir dalla commissione presieduta da Fabio Granata, istituita dal governo Berlusconi proprio per studiare le procedure d'accesso alla documentazione per la quale è decaduto il segreto di stato. Pier Luigi Bersani, in una lettera inviata a Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione vittime 2 agosto, «Vogliamo garantire il nostro impegno - assicura Bersani - affinché possa emergere tutta la verità, perché adesso ne abbiamo solo degli spezzoni. Le sentenze ci sono, ma cosa ci sia stato alle spalle di questa strage e delle altre che hanno colpito il nostro Paese è ancora un punto da indagare e non risolto».
La notizia degli ultimi giorni è che, per la prima volta, non ci saranno membri del governo in veste ufficiale (a causa dei fischi degli anni passati, dicono). "Anche da Borsellino non c'era nessuno, non vorrei fosse una nuova strategia del governo quella di evitare i momenti delicati. Mi auguro che ci ripensino" ha detto Bolognesi. Infatti, sara' il Prefetto di Bologna Angelo Tranfaglia a rappresentare il Governo sul palco della commemorazione.
Per saperne di più:
Associazione tra i familiari delle vittime della strage
Strage di Bologna da Wikipedia
Speciale de l'Unità
Speciale del Corriere.it
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