I Giovani democratici Valle d'Aosta hanno festeggiato il 17 marzo al forte di Bard. Abbiamo ritenuto importante festeggiare questo giorno in compagnia di chi ha deciso di ricordare l'unità d'Italia come tappa fondamentale della nostra storia, contrapponendoci a chi, da sinistra a destra, o finge di dimenticare questa data o trova gusto a demonizzarla.
Riteniamo doveroso festeggiare nel modo migliore i 150 anni dell'Unità d'Italia: festeggiare l'unità del paese non vuol dire far finta che non esistano problemi, anzi. Festeggiamo trasformando questa ricorrenza anche in un momento di riflessione sulla nostra identità e sul futuro che vogliamo intraprendere, consapevoli della grave situazione che, come valdostani e come italiani, ci troviamo oggi a vivere. Dimenticare, o fingere di dimenticare, un evento storico di questa portata rende impossibile una qualunque riflessione storica e politica sul nostro presente; non capiamo come si possa pensare di affrontare le grandi sfide che il governo regionale e quello nazionale intendono proporre per il futuro se non si ha neanche il coraggio di affrontare con serietà e onestà il nostro passato comune.
Non capiamo inoltre le critiche che vari movimenti giovanili autonomisti sparsi sul territorio nazionale hanno rivolto a questa festa e alle parole che a essa ha dedicato il Presidente della Repubblica. Troviamo le loro parole, oltre che arroganti e offensive, anche sintomo di una scarsa conoscenza della storia e della nostra Costituzione: non possiamo non ricordare che l'autonomia regionale è riconosciuta da Legge Costituzionale e che gli articoli 5 e 6 della Costituzione recitano rispettivamente: "La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali "La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche". Non è il festeggiare l'Italia unita che indebolisce le autonomie locali, ma piuttosto un federalismo, tale solo per propaganda, che tiene poco conto della specificità e delle differenze tra le regioni italiane.
In conclusione, vorremmo notare come sono tante le bandiere tricolore ai balconi e alle finestre in Valle d'Aosta; su qualche balcone al fianco del tricolore c'è anche la bandiera rossonera, una non esclude l'altra.
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