25.04.2009 - piazza Chanoux - Aosta - Mattia Norbiato
Buongiorno a tutti.
Mi chiamo Mattia Norbiato e sono uno studente del Liceo Scientifico di Aosta.
Innanzitutto voglio ringraziare chi ha pensato a me per questa importante giornata e per chi mi ha dato la possibilità di essere qui con voi oggi a rappresentare gli studenti valdostani. E’ per me un immenso onore ricordare un momento così importante della storia del nostro paese, riscoprire un’emozione così forte provata da milioni di donne, uomini e bambini dell’epoca.
Questa è una giornata che ha segnato profondamente la vita delle persone che hanno vissuto quei momenti, nei loro ricordi, nelle loro speranze, nella loro mentalità. Ed è per questo che mi sembra irrinunciabile sentire così forte questo avvenimento.
La Storia è la disciplina che ci consente di conoscere il passato per evitare di ripercorrere gli errori fatti, al fine di progettare un mondo migliore, ci indica la via per non sentire la paura del riavvicinarsi lento e silenzioso di momenti che non vorremmo rivivere mai più, ci invita al dialogo e ci sprona alla partecipazione
Da giovane posso a malincuore dire che tutto non sta andando nella direzione sperata da quelle persone che festeggiavano nelle piazze la fine della guerra. Se ascoltate potete ancora sentire le urla di gioia, urla che non hanno nulla da spartire con quelle che sentiamo continuamente negli stadi ...
Non si può continuare a non vedere ...
Non si può e non si deve avere la possibilità di minacciare o allontanare dal Servizio Pubblico Televisivo coloro che esprimono critiche al governo. Si potranno non condividere alcuni contenuti e contestarli, ma la censura non è legittimata. La libertà di espressione va sempre difesa.
Dobbiamo difendere la libertà conquistata: una libertà basata su giustizia e uguaglianza per cambiare un paese non unito, un paese che ha un disperato bisogno di rinnovamento. Dobbiamo riprendere la via da disegni collettivi e lasciare da parte l’individualismo che in questi anni ha fatto da padrone, se vogliamo dare una svolta significativa al nostro divenire. La Resistenza è frutto di tanti.
Non dovremo più permettere che qualcuno possa affermare che la nostra bandiera debba essere bruciata o usata per qualche altro scopo. Tutto questo è intollerabile. Sono queste le azioni che uccidono la libertà per cui sono morti milioni di persone, uccidono ciò che siamo stati e ciò che saremo.
Dobbiamo ricordare perché queste cose non accadano più. La memoria e la riflessione su questi temi portano conoscenza e cultura e dove c’è conoscenza è difficile limitare la libertà degli individui e le loro abitudini democratiche.
Vorrei concludere con l’invito fatto ai giovani dal Presidente della Repubblica Napolitano. "I nostri padri hanno realizzato il sogno dell'Italia unita, la nostra generazione ha sconfitto il nazifascismo e gettato le basi dell'Europa unita fino al superamento della lunga stagione della guerra fredda con l'abbattimento del muro di Berlino. I giovani di oggi sono chiamati a contrastare i nuovi autoritarismi e integralismi che rappresentano la negazione dei principi e dei valori che ispirarono la lotta per la liberazione.”
Grazie a tutti e vi auguro un BUON 25 APRILE!!!
Nessun commento:
Posta un commento